Convegni di studio

CONVEGNO MONDIALE DI STUDIO
22/29 agosto 1993, Sacrofano (Roma)
IL TEMA: "LA CONTINUITÀ EDUCATIVA"
Come dare continuità ai valori umani e cristiani che le Exallieve e gli Exallievi hanno assunto durante il periodo della loro educazione? Questo è stato l'interrogativo che per la prima volta l'Istituto FMA in collaborazione con la Confederazione mondiale Exallieve/i ha posto alle circa cento Delegate delle Federazioni Exallieve e Coordinatrici Ispettoriali di Pastorale Giovanile giunte da tutto il mondo. Un'idea squisitamente salesiana che si caratterizza come una dilatazione coerente del Sistema Preventivo di Don Bosco.

IV CONFERENZA MONDIALE SULLA DONNA
Settembre 1995, Pechino (Cina)
Per la prima volta l'Associazione (rappresentata dalla Consigliera Confederale Maria Rosa Frigerio) è invitata a partecipare ai lavori del FORUM DELLE O.N.G. SULLA DONNA. Esperienza unica dal punto di vista
- del senso di responsabilità con cui ogni donna partecipante si è fatta "voce" di tutte le donne assenti e di quelle che non hanno voce;
- della coscienza di tutte le partecipanti di essere investite da "EMPOWERMENT" che rende la donna capace di trovare nuove strategie e nuovi percorsi per la costruzione della civiltà dell'amore.
I contenuti: ogni giorno 300 incontri sulle tematiche più diverse riguardanti: uguaglianza, sviluppo e pace.


29 aprile - 1 maggio 2000, Mornese
La Commissione Confederale Giovani organizza un incontro formativo destinato a giovani Exallieve/i tra i 18 e i 30 anni. Cosa significa per un giovane servire, mettersi a disposizione degli altri senza pretendere gratificazioni, dare in silenzio anziché cercare prestigio? Obiettivi:
- vivere una esperienza di spiritualità salesiana alle radici della nostra storia;
- conoscere Maria Domenica Mazzarello, laica capace di scelte controcorrente;
- conoscere ed approfondire la nostra Associazione.


CONGRESSO MONDIALE DEL LAICATO CATTOLICO
25-30 Novembre 2000, Roma
"Testimoni di Cristo nel Terzo Millennio"
L'Associazione partecipa, in occasione del Giubileo 2000, al Congresso del Laicato Cattolico, organizzato dal Pontificio Consiglio dei Laici,che ha visto riuniti a Roma 550 laici provenienti da 90 Paesi come delegati delle Conferenze Episcopali e rappresentanti di 170 associazioni.
Autorevoli gli interventi, importanti i contenuti sulla vocazione, missione e formazione dei laici, forti le sfide all'identità del laico.


INCONTRO GIOVANI EUROPA
5-9 settembre 2001, Mornese-Valdocco
"Sulle strade di Maria Domenica Mazzarello e di Don Bosco"
La Commissione giovani congiunta (Confederazione Mondiale Exallieve/i FMA - Confederazione Mondiale Exallievi/e DB) organizza per la prima volta un incontro formativo per giovani dirigenti e futuri dirigenti delle due Confederazioni
Obiettivi dell'incontro:
- confrontare la propria esperienza giovanile, vissuta quotidianamente nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nell'Associazione, nel volontariato, con la vocazione laicale di Madre Mazzarello e Don Bosco;
- scoprire che la Spiritualità Salesiana è la sintesi che i nostri Santi hanno fatto tra la loro vita e la loro fede;
- scoprire che le nostre Associazioni sono radicate in questa Spiritualità;
- comprendere come "lavorare attraverso l'Associazione per i giovani e attraverso i giovani per l'Associazione".


CONVEGNO "CONOSCERE PER ESSERCI, ESSERCI PER FARE"
EXALLIEVE ED EXALLIEVI FMA PROTAGONISTI PER LA PACE

4-6 maggio 2018, Assisi

#Protagonisti per la pace!
La Rete è il nostro mondo, non è un altro mondo. L’hashtag sta a significare, a puntualizzare un lancio, una frase, un impegno. “Protagonisti per la Pace” è stato pensato come titolo per il nostro primo Convegno nazionale, ora vogliamo sceglierlo come cammino di vita, affinché non rimanga relegato solo nell’arco del nostro incontro, ma che diventi qualche cosa di vivo per ciascuno di noi.
Sono tante le cose che sono state dette dai tanti relatori, abbiamo provato a sintetizzarle ma non rappresentano un documento finale, sono una proposta per iniziare il cammino comune.
La pace annunciata dal messaggio evangelico comprende tutti i valori necessari alla persona per raggiungere la gioia. “Gioia, felicità, non avere paura…”, come è emerso dall’intervento di Suor Maria Grazia Caputo, quando con il sorriso ha detto: “io non ho paura!”. Ecco le exallieve e gli exallievi si impegnano a non aver paura, mai.
Siamo in un tempo in cui la paura domina le nostre anime. Quante persone incontriamo che hanno paura. E questa paura, a volte, fa compiere gesti duri contro l’uomo. E, allora, sentire che qualcuno apertamente dice “io non ho paura” e spiega perché non ha paura diventa un patrimonio di ricchezza per ciascuno di noi che possiamo trasmettere a chi ci sta accanto.
Facciamo nostro il titolo dell’intervento del sociologo don Luigi Berzano: “La pace non è un’utopia”. Ricordiamocelo sempre, soprattutto quando ci sembra che la pace sia troppo lontana, che sia appunto solo un’utopia. Invece, le sue parole ci hanno dimostrato che la pace non è così.
Ci impegniamo ad adottare uno stile di vita improntato alle buone pratiche, al dialogo e al sapere. Enrica Giordano, della Scuola di Pace, ci ha suggerito alcune buone pratiche, ma sono solo alcune. Ognuno deve trovarle nella propria esistenza. Seguendo l’indicazione che ha fornito Suor Caputo: credere nel confronto e nel chiedere aiuto quando non si conosce. Siamo in una società dove tutti sanno tutto, tutti insegnano tutto. E invece, a volte, bisogna dire: “io non so”. E lei ci ha insegnato che contiamo noi ma, se non sappiamo, dobbiamo andare ad imparare e che si possono formare i giovani soltanto se prima ci siamo formati.
Pace non è assenza di guerra. Abbiamo parlato di tutti i conflitti, ce ne sono tantissimi. Lo stesso Berzano, nella sua relazione, ci ha raccontato quanti sono e i numeri sono impressionanti. Ma la pace non è soltanto assenza di bombe e violenza.
La pace non si ottiene con un trattato, così come l’amore non si conquista con un decreto.
È bello questo abbinamento.
Sappiamo che le parole possono essere pietre e noi vogliamo usarle per costruire ponti.
Ci impegniamo a coltivare relazioni.
Ogni giorno cercheremo la pace dentro di noi. Perché un cuore che non è in pace difficilmente riesce poi a compiere azioni di pace, soprattutto ad ascoltare.
Seguendo le indicazioni di Don Bosco ci impegniamo a testimoniare l’importanza di una educazione per tutti e della formazione alla cittadinanza. Mettere i giovani al centro vuol dire prima di tutto ascoltarli.
E poi il “fare”, come rimarca il titolo del Convegno. Pensiamo alla pace e coniughiamo le due cose: conoscere noi stessi e impegno nel quotidiano.
Ad Assisi Giovanni Paolo II convocò i Rappresentanti delle religioni per parlare di pace, dopo un mese inviò a tutti i Capi di Stato e di Governo un decalogo con impegni precisi. Sono passati sedici anni, e ancora da Assisi le exallieve e gli exallievi scelgono di aderire a questo decalogo, con la promessa di nel proprio impegno quotidiano per la Pace.

    • CI IMPEGNIAMO a fare tutto il possibile per sradicare le cause del terrorismo. Proclamiamo la nostra ferma convinzione che violenza e terrorismo si oppongono al vero spirito religioso. Non avremo timore a denunciare le azioni che vanno contro questo pensiero.
    • CI IMPEGNIAMO ad educare le persone al rispetto e alla stima reciproca, affinché si possa giungere ad una coesistenza pacifica e solidale tra i membri d'etnie, culture e religioni diverse. Seguendo gli insegnamenti di Don Bosco.
    • CI IMPEGNIAMO a promuovere la cultura del dialogo, in modo da sviluppare la comprensione e la fiducia reciproche tra gli individui e tra i popoli, perché queste sono le condizioni di una pace autentica.
    • CI IMPEGNIAMO a difendere il diritto di ogni persona umana a condurre una esistenza degna, conforme alla sua identità culturale e a fondare liberamente una propria famiglia. Offriremo dignità agli uomini e donne che bussano alla nostra porta in cerca di aiuto.
    • CI IMPEGNIAMO a dialogare con sincerità e pazienza, non considerando come un muro invalicabile ciò che ci separa ma, al contrario, riconoscendo che il confronto con la diversità degli altri può divenire occasione di una maggiore comprensione reciproca.
    • CI IMPEGNIAMO a perdonarci reciprocamente gli errori e i pregiudizi passati e presenti e sostenerci nello sforzo comune per vincere l'egoismo e l'abuso, l'odio e la violenza e per imparare dal passato che la pace senza giustizia non è una pace vera.
    • CI IMPEGNIAMO ad essere dalla parte di coloro che soffrono la miseria e l'abbandono facendoci voce dei senza voce e lavorando concretamente per superare tali situazioni, convinti che nessuno può essere felice da solo. Come ciascuno non può demandare ad altri il proprio impegno
    • CI IMPEGNIAMO a far nostro il grido di chi non si rassegna alla violenza e al male e desideriamo contribuire con tutte le nostre forze a dare all'umanità del nostro tempo una reale speranza di giustizia e di pace.
    • CI IMPEGNIAMO ad incoraggiare ogni iniziativa per l'amicizia tra i popoli, convinti che se manca una solida intesa tra i popoli, il progresso tecnologico espone il mondo a dei rischi crescenti di distruzione e di morte.
    • CI IMPEGNIAMO a chiedere ai responsabili delle nazioni di fare tutti gli sforzi possibili perché, a livello nazionale e internazionale, sia costruito e consolidato un mondo di solidarietà e di pace fondata sulla giustizia.

 

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