Gennaio / Febbraio 2017
“La Speranza non delude” ( Rm 5,1-5)
Sono stata colpita, l’altro giorno, in modo particolare, dalle parole di Papa Francesco: ”Non c’è posto per l’ottimismo, ma per la speranza, sì..”. Ottimismo, Speranza due parole che possono sembrare simili, ma che hanno una diversità di fondo, infatti il Papa lo ha precisato rivolgendosi ai terremotati: “L’ottimismo è un atteggiamento che serve per un momento, ti porta avanti ma non ha sostanza. Non è pensare“ ma domani sarà meglio. Non c’è posto per l’ottimismo, sì per la Speranza”. Provo, allora, a riflettere con voi su quanto sia difficile essere persone di speranza quando la vita la mia, la tua, la nostra ci parla di ben altro.
Viviamo in un mondo in cui prevale un senso di sfiducia, un momento di stanchezza, la sensazione di vivere un tempo buio. Molte persone sono sempre più preoccupate del proprio avvenire ed incerte nel pensare al domani; la depressione sta dilagando.
L’angoscia esistenziale e la violenza sono soltanto due manifestazioni estreme di un mondo a corto di speranza, povero di futuro, carico di sfiducia. Eppure, e per fortuna, la gente continua a sperare in un avvenire migliore, anche contro ogni ragionevole previsione. Pensiamo a quante delusioni, quante amarezze viviamo giorno dopo giorno, pensiamo alle tragiche situazioni di violenza e di sfruttamento che vivono tanti bambini, pensiamo alle guerre di molti paesi, agli attentati, ma… ma la SPERANZA continua ad animare tutti gli uomini e li aiuta a superare ogni genere di difficoltà. La speranza è un atteggiamento primordiale di ogni uomo, oltre che del credente, certo, richiede coraggio ma ridà senso alla vita.
Ricordo che da ragazza, quando lessi il libro di Anne Frank, rimasi profondamente colpita dalla forza interiore di quella ragazzina che, costretta a vivere di nascosto, in un alloggio segreto, per quasi due anni, per sfuggire allo sterminio degli ebrei, potesse avere ancora tanto coraggio da scrivere: “… ma la speranza ci tiene in vita, ci dà coraggio, ci ridà la forza”.
Don Bosco, che celebreremo in questo mese, diceva ai suoi ragazzi che la speranza è un orizzonte di Risurrezione che pulsa passione per la vita, quando attorno la morte sembra avere l’ultima parola.
La speranza cristiana non è lo sforzo umano di vedere il bene dove c’è il male, ma la fiducia di superare il male perché Dio ci viene in aiuto.