Periodico "Unione"

Luglio / Agosto 2014


“HO INCONTRATO DON BOSCO!”

“Don  Àngel, don Àngel”, è il grido  festoso, accompagnato dal ritmo cadenzato delle mani, che si innalza dal cortile dell'oratorio salesiano di Corigliano Calabro, quando si vede entrare la macchina del nuovo Rettor Maggiore, don Àngel Fernández Artime, X successore di Don Bosco.

E qui è il caso di dire: c'ero anch'io! La festa dell'ispettoria meridionale salesiana, che si celebra ogni anno, così come fanno le suore per la festa del “Grazie”, quest'anno, e precisamente il 25 aprile,  ha avuto un dono speciale: la presenza del Rettor Maggiore appena eletto, che ha subito accolto l'invito per essere presente nella periferia del meridione, troppo spesso martoriata dalla ”legge” della faida. Ma il Rettor Maggiore ha portato una ventata di speranza ai nostri giovani che sentono sprigionare fortemente il desiderio di guardare con occhi diversi e luminosi il proprio  futuro.

Il motto “Oltre il tuo sguardo” ha fatto da filo conduttore e, attraverso le parole di don Àngel, ci ha portati ad alzare lo sguardo verso Dio per far capire a tutti che Gesù è “il Signore!”.

Il Rettor Maggiore, rivolgendosi ancora ai giovani con il suo parlare “itagnolo”, così simpaticamente definito da lui, li ha incoraggiati a non aver paura, ma a  riconoscere nella propria vita, anche nelle situazioni di buio, Gesù, Colui che è luce e vita: ascoltare le sue parole, toccare le sue mani e guardare i suoi occhi.

Sono convinta che il Signore ci prende per mano e ci conduce e l'esperienza vissuta con il nuovo Rettor Maggiore autentica questa mia certezza: don Pascual Chávez ha preparato con grande competenza e spirito di fede il cammino che ci porta a celebrare l'evento straordinario del Bicentenario della nascita di Don Bosco. Ora don Àngel è la persona giusta, è il Don Bosco vivo, in questo momento storico, per continuare l'opera iniziata da don Pascual.

A Corigliano Calabro ho fatto esperienza di un incontro del tutto straordinario, particolare!
Nella tenerezza di don Àngel, nel calore delle sue mani, nelle parole di accoglienza e di incoraggiamento, nei suoi occhi profondi ho incontrato la paternità di Dio, quando, nel consegnarmi un dono salesiano offerto a tutti i “direttori” delle case, mi ha detto: “Grazie, Concetta, grazie per il servizio che hai reso e continui ad offrire. Coraggio, stà serena, continua…” ed altre parole che solo il mio cuore custodisce con delicatezza e passione per la missione che svolgo a Vietri sul Mare.


Concetta Apolito Zecchino
concettaapolito@libero.it




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